Will Hunting, genio ribelle
Chuckie Sullivan (Ben Affleck), Will Hunting (Matt Damon)Chuckie: "Senti, sei il mio migliore amico perciò non prendertela a male, ma se fra vent'anni tu ancora vivrai qui e verrai a casa mia a vedere le partite e farai sempre il muratore, cazzo io ti uccido. Non è una minaccia, è un fatto. Ti uccido, cazzo."
Will: "Ma di che diavolo stai parlando?"
Chuckie: "Tu hai una cosa che non ha nessuno di noi!"
Will: "Oh, piantala! Sempre la solita storia. Lo devo a me stesso, devo fare questo, quello... e se non volessi farlo?"
Chuckie: "No no no no. Vaffanculo. Non lo devi a te stesso, lo devi a me. Perché domani mi sveglierò e avrò cinquant'anni, e farò ancora questo schifo. Ma non fa niente, va benissimo. Tu sei seduto su un biglietto della lotteria, ma sei troppo smidollato per incassarlo. Ed è una stronzata. Perché farei qualsiasi cosa per avere quello che hai tu, e lo farebbero anche gli altri ragazzi. Sarebbe un insulto a noi se tra vent'anni stessi ancora qui. Startene qui, cazzo, è uno spreco di tempo."
Will: "Non puoi saperlo."
Chuckie: "Ah no?"
Will: "No, non puoi saperlo."
Chuckie: "Ah, non posso saperlo. Beh, ti dico quello che so. Ogni giorno passo a casa tua a prenderti con la macchina, usciamo, ci facciamo qualche birra, qualche risata, ed è fico. Sai qual è la parte migliore della mia giornata? Sono circa dieci secondi, da quando volto l'angolo fino a quando arrivo alla tua porta. Perché penso che magari arrivo là, busso alla porta e tu non ci sei più. Niente addio, niente arrivederci, niente. Sparito, via. Non so molte cose, ma questa la so."
dal film "Will Hunting - Genio Ribelle
Will Hunting, ragazzo di un quartiere povero di Boston con molti piccoli crimini alle spalle, fa le pulizie al MIT (Massachusetts Institute of Tecnology) ed è un genio matematico allo stadio brado. Se lo contendono due adulti colti: l'uno vuol prendersi cura del suo cervello (e del futuro del proprio portafoglio), l'altro del suo cuore. Con l'aiuto di una ragazza innamorata, vince il secondo. Ideato e scritto dagli attori Damon e Affleck (premiati con l'Oscar per la sceneggiatura originale), è un film complesso nella sua apparente semplicità (paradossalmente a mezza strada tra Belli e dannati e L'attimo fuggente) che tocca molti temi: l'isolamento; la ricerca di un padre (e di un figlio) tra due persone simili e complementari; il diritto-dovere di liberarsi di un'infanzia infelice; la difficoltà di vivere di un genio – o, comunque, di un “diverso” – che non vuole farsi assorbire o stritolare dal sistema. Oscar per l'attore non protagonista a R. Williams.