Museo Nazionale Archeologico di Quarto D'altino

Museo Archeologico e Zona Archeologica
Un grande scalo marittimo-fluviale dell’adriatico in età romana.
Località attuale
Quarto d’Altino (Quarto d’Altino)
Nome nell’Antichità
Altinum
Notizie
Aperto nel 1960, il museo si trova all’interno dell’area archeologica di Altino, ed è costituito da due sale nelle quali confluiscono i materiali dei vicini scavi della città antica e delle necropoli pertinenti. Purtroppo, data la grande quantità di reperti, le sale non hanno più lo spazio sufficiente per una ordinata e chiara esposizione. Sono comunque riuniti pezzi di carattere prevelentemente funerario (corredi e monumenti).
Descrizione
La prima sala ospita materiali delle immense necropoli della periferia cittadina (stele, mausolei, altari, mosaici, sculture, vasellame), tutti riferibili al I sec. d.C.; da segnalare gli altari ottagonali, tipici della zona. Sono esposti anche i reperti di alcuni corredi tombali rinvenuti nelle necropoli, fra i quali spiccano i raffinati unguentari vitrei di produzione locale, di fattura pregevole. Nella seconda sala sono conservati altri monumenti funerari, tra cui si segnalano due statue acefale di Icaro e Attikis, anche dette "tritoni". I corredi tombali presenti sono invece quelli riferibili al periodo paleoveneto e preromano dell’insediamento, tra il VII e il II secolo a.C. Attraversando il portico, nel quale è collocata la ricostruzione di un recinto funerario e altri monumenti, si accede all’area archeologica, divisa in due zone: quella a est del museo occupa il percorso del decumano, lungo il quale si può osservare una rampa di approdo ad un canale, pavimenti marmorei e mosaici di abitazioni del I-II sec. d.C.; quella a nord permette di ammirare, al termine del cardo maximus, i resti della monumentale porta settentrionale di età protoaugustea, composta di due torri quadrangolari e prospettante su un canale fluviale. L’insediamento di Altino, originariamente protostorico e paleoveneto, ha da sempre goduto della sua posizione privilegiata di passaggio tra l’Adriatico e l’entroterra. La presenza dei romani data dal 131 a.C. e, nei tre secoli seguenti, Altino conosce un’apice di sviluppo economico che lo pone fra i più importanti scali commerciali dell’adriatico. Dopo la distruzione attilana e successive invasioni barbariche, Altino viene definitivamente abbandonata dai suoi abitanti, che si trasferiscono a Torcello, dando inizio al progressivo inurbamento della laguna
Via S. Eliodoro, 37 - 30020 Altino VE
Tel. e fax 0422/829008

 

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