Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo


« Qualsiasi teoria fisica è sempre provvisoria, nel senso che è solo un'ipotesi: una teoria fisica non può cioè mai venire provata. »
(Una citazione del libro.)
Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo è un popolare saggio scientifico di Stephen Hawking, astrofisico britannico, pubblicato nel1988. L'intento del libro è di rendere nota e comprensibile la moderna teoria cosmologica, fornendo dapprima al lettore le basilari nozioni della fisica, corredate da un esauriente profilo storico. Nonostante il genere di nicchia, il saggio divenne un best-seller, vendendo in tutto il mondo oltre nove milioni di copie e rendendo estremamente popolare il suo autore.
Il libro si sofferma soprattutto sulla moderna cosmologia, indagando e spiegando concetti fondamentali come il Big Bang, i buchi neri, l'orizzonte degli eventi e accenni della nascitura teoria delle superstringhe. Lo stile compositivo è stato studiato per andare incontro al grande pubblico. Ciò nondimeno l'autore si cimenta talvolta nell'esposizione verbale di complessi modelli matematici, pur evitando di citare espressamente formule ed equazioni, eccetto la famosa E = mc². Come riporta nell'introduzione, decise infatti di seguire il consiglio di chi gli disse che ogni equazione avrebbe dimezzato il numero di lettori.
Per alleggerire il carico dei contenuti, il testo è spesso corredato da figure esplicative, spesso rappresentanti diagrammi e modelli complessi. Come post-fazione, Hawking ha aggiunto le biografie dei tre scienziati che a suo modo di vedere più di ogni altro hanno rivoluzionato la scienza: Galileo Galilei, Isaac Newton e Albert Einstein.

Da Wikipedia

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