Thor


Thor è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. È apparso la prima volta nel 1962 sulla rivista Journey into Mystery (prima serie) n. 83. Il personaggio è basato sulla figura del dio del lampo e del tuono della mitologia norrena.

Il titolo originale The Mighty Thor è stato tradotto in maniera non fedele con Il Mitico Thor: in effetti in inglese mighty significa possente, non mitico (che si traduce mythical).

Thor è il figlio di Odino e Gea, la madre terra, cresciuto nel reame di Asgard. La patria di Thor è Asgard, la città dell'Arcobaleno, difesa da Heimdall, il guardiano. All'interno di questa fantastica città risiede il dio Odino, il padre di Thor e di tutti gli dei, barbuto, anziano ma non vecchio, irascibile e avvolto in armature e vesti elaboratissime. La bella Sif è la compagna di tante battaglie del Dio del tuono. Balder è l'eroe puro, con la sua spada, Svadren, sempre al servizio del bene. Esistono anche altri personaggi minori, ma questi sono i principali, ricavati dalla mitologia nordica. La città di per sé è costituita da costruzioni elaboratissime. Le armi sono pure straordinariamente complesse, dal disegno elaborato, spesso quasi contorto. Esistono armi bianche, ma anche cannoni veri e propri, catapulte e altri arnesi, talvolta di straordinaria potenza.
Quand'era giovane, Thor partì per conto del padre assieme a Sif e a Balder, due suoi amici, alla ricerca di oggetti mistici per forgiare un'arma magica. Ostacolati da Loki e i suoi incantesimi, i tre dovettero affrontare: il drago Fáfnir per avere una sua scaglia, i giganti del ghiaccio ed altre avversità. Ma il pericolo più grande si rivelò Karnilla, una regina nemica di Odino. Karnilla fece in modo che Thor non potesse trovare l'ultimo ingrediente, l'acqua del lago di Lilitha, trasformando l'acqua in sabbia. La regina e le sue armate attaccarono Asgard, vennero subito sconfitte, ma Karnilla colpì mortalmente Thor con una freccia, uccidendolo. Thor venne salvato dalla sabbia che aveva preso al lago incantato e dalle lacrime di Sif, di conseguenza Karnilla tentò di uccidere Loki. Balder si offrì come vittima da uccidere al posto di Loki e infine la regina se ne andò commossa. Dagli ingredienti trovati Odino forgiò Svadren, la spada di Balder, come premio per la sua umanità.

Divenuto adulto, Thor riuscì a sollevare Mjöllnir, il martello degli dei, ma divenne arrogante tanto da attaccare i giganti del ghiaccio, che erano in pace con gli asgardiani. Thor venne esiliato sulla Terra (Midgard) dal padre Odino, re degli dei diAsgard, che con l'intento di insegnargli l'umiltà lo trasformò nel mite dottor Donald Blake, un giovane medico zoppo. Egli stesso perse memoria della sua identità precedente.

In Norvegia Blake apprende gradualmente il suo retaggio dal momento in cui trova un vecchio bastone in una grotta. Un'astronave atterra infatti poco distante, occupata da rocciosi abitanti di Saturno, più precisamente, pare, di Titano. Per scappare dalle loro intenzioni ostili Blake si rifugiò nella caverna e là, quasi per caso, scoprì il potere segreto che esso possiede; quando il bastone veniva battuto in terra, si scatenava una tempesta di fulmini e nel bagliore esso si mutava nel mitico martello Mjöllnir e trasformava il suo possessore nel potente Thor. Con questa straordinaria trasformazione egli acquisiva grande potere e forza, da ricacciare gli invasori sulla loro nave spaziale e costringerli alla ritirata. Questi poteri non erano però privi di limiti. Il martello doveva essere sempre a contatto fisico con l'eroe per fare in modo che questi non tornasse, dopo soli sessanta secondi, alla sua fragile forma umana (la maledizione viene poi rimossa dopo che un guerriero alieno, di nome Beta Ray Bill, provò d'essere altrettanto degno di Mjöllnir, sconfiggendo il Dio del Tuono in battaglia e ricevendo una variante del martello in cui venne trasferita la maledizione della trasformazione). Per tornare umano, invece, gli era sufficiente colpire con il manico del martello a terra.

Thor, grazie alla sua natura divina e al suo inseparabile martello fatato, è considerato uno dei supereroi più potenti. Mjolnir gli permette di volare, lanciato verso la direzione desiderata e tenendosi ben saldo alla sua cinghia; gli permette inoltre di controllare il clima e, occasionalmente, viaggiare nel tempo e in altre dimensioni.

Per salvare il nostro pianeta dai folli piani di conquista del fratellastro Loki, sempre pronto a tramare nell'ombra accordandosi con i demoni e i Troll, Thor si produce in epici combattimenti, spesso con Lady Sif e Balder al suo fianco.

Tra le sue sfide alcune risultano particolarmente significative: una di questa è contro il terribile Mangog, un essere dalla potenza sovrumana che un giorno è apparso per distruggere Asgard. Mangog ha piedi e mani a 3 dita, una bocca enorme dalla potente dentatura e una coda robusta, pur essendo bipede. Egli è stato creato da Odino e nel suo corpo mostruoso sono stati imprigionati i componenti di un'intera popolazione, come punizione: si tratta di miliardi di persone e Mangog ha la forza di tutti loro messa insieme. Può pertanto superare qualunque avversario, Thor incluso. Tutto sembra perduto. Ad un certo punto Thor, impotente contro l'avanzata del mostro, che lo irride chiedendogli se abbia paura, gli risponde: «Solo un pazzo non ha mai conosciuto la parola paura!» ma continua a battersi per impedirgli di arrivare alla camera dove Odino sta riposando (come spesso gli accade, viene colto da un improvviso sonno che lascia spazio ai cospiratori). Alla fine della lotta Odino si risveglia quando il Mangog è a pochi metri da lui, e con il suo scettro scioglie l'incantesimo: Mangog viene dissolto e al suo posto riappaiono, nel loro pianeta d'origine, le innumerevoli persone che erano state riunite nel suo corpo.

Celebri sono anche altri incontri, per esempio con Galactus, creatura capace di disintegrare interi mondi per ricavarne energia vitale, come anche la dea Hela, la signora della Morte. Vi sono innumerevoli battaglie in cui la fantasia degli autori si sbizzarrisce con scene grandiose, spazi e distruzioni su scala cosmica, combattimenti violentissimi e incontri con esseri dai poteri straordinari e armature e strutture d'ogni tipo. Vi sono anche personaggi misteriosi, come il Registratore, una macchina umanoide inviata da un lontano mondo per registrare ogni evento e che è praticamente invulnerabile, ma non interviene mai nei fenomeni che osserva, battaglie incluse.

Con il Registratore, Thor affronterà anche un viaggio tra i più straordinari: quello verso Ego, il Pianeta Vivente. Esso è un intero pianeta che ha preso coscienza e che costituisce una minaccia per l'Universo. Thor lo attacca e penetra al suo interno, dove praticamente si ritrova dentro una sorta di corpo umano, con vene grandi come caverne. Come Il Registratore ha notato, se è un corpo, vi devono essere anche anticorpi, che infatti arrivano: sono grandi come persone e con corpi umanoidi. Segue una battaglia tremenda. Nel frattempo Ego combatte anche contro Galactus, ma alla fine dell'avventura Ego viene ridotto alla ragione.

Ad un certo punto della sua storia, il Dio del Tuono si unisce con altri supereroi Marvel e forma il supergruppo dei Vendicatori: questo avvenne quando il suo fratellastro Loki cercò di mettere l'incredibile Hulk contro di lui. Durante la battaglia si unirono al dio del tuono anche Iron Man, Ant-Man e la sua bella partner Wasp, e alla fine decisero di formare una squadra; Thor ne è stato a lungo un fiero membro, alternando i suoi doveri ad Asgard con quelli di Vendicatore.

Grazie al coraggio dimostrato, successivamente Thor viene liberato dall'incantesimo del padre e diviene il protettore della Terra (chiamata Midgard dagli dei). Gradualmente l'alter ego del dottor Blake verrà abbandonato, dal momento che Thor scoprirà molti anni dopo che il timido medico era solo una figura fittizia, creata attraverso falsi ricordi da Odino stesso per insegnare al figlio l'umiltà.

Da wikipedia

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