Le prime calcolatrice elettroniche

Compaiono con ampia diffusione verso la fine degli anni ’70.
Rigorosamente made in Japan, rigorosamente con diplay a led, solitamente rossi, alcune volte verdi (e non a cristalli liquidi), erano molto costose e svolgevano le quattro operazioni, radici quadrate e poco più. Con il loro prezzo attualizzato ad oggi ci si comprerebbe comodamente un personal computer palmare.
La distanza generazionale con gli insegnanti ci consentì di farne uso durante i compiti in classe prima che il fenomeno fosse percepito e quindi regolamentato. Avevano un consumo iperbolico di corrente, tanto da avere come optional un apposito alimentatore.
Erano in grado giusto di fare le quattro operazioni, ed il modello in foto, del peso di un paio di etti aveva anche l'indicatore di livello batterie (4 pile a stilo). Così, con un pacco di batterie ci potevi fare al massimo un compito di matematica di media difficoltà. 
Nell'immagine la mia prima calcolatrice scientifica Texas Instruments TI30 degli anni 80

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